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Mostra "Cani da Museo"

Mostra "Cani da Museo: capolavori d'arte per raccontare il migliore amico dell'uomo,
da Argo alla Pimpa". Castello di Susans, Majano (Udine) 9 ottobre -15 novembre 2009

L'idea della mostra nasce dall'osservazione dell'iconografia del cane attraverso una sequenza di oltre un centinaio di opere, fino a formare un'ideale collezione "a tema" che fissa alcuni punti salienti della sua emblematica. Da sempre e per primo accanto all'uomo, e oggi più che mai partecipe della nostra vita quotidiana, il cane è una presenza costante fin dagli albori dell'espressione figurativa, ma, relativamente alla nostra tradizione artistica, in particolari momenti storici assume un ruolo da comprimario. La mostra si snoda attraverso più secoli e vari filoni e generi artistici, illustrando il tema nelle sue principali sfaccettature, e si articola in due sezioni principali, uno di carattere più didattico-esplicativo, che ne sintetizza l'evoluzione generale nel più ampio contesto di riferimento dell'arte europea, l'altro che si focalizza su opere riferibili all'ambiente artistico dell'area veneto-friulana, provenienti da importanti collezioni private e da Musei.

Il percorso si snoda a partire da importanti reperti archeologici di età romana, che raffigurano Ulisse ed Argo o la fedeltà oltre la morte, fissando le premesse ideali del tema trattato, per proseguire con una serie di incisioni cinquecentesche di scuola nordica e fiamminga, e in particolare con la portata immaginifica del bulino di Albrecht Dürer, che stigmatizza il ruolo del cane come compagno di caccia ideale e presenza quotidiana oltre che emblematica nelle scene religiose, proseguendo con Rembrandt e fino alle spettacolari scene di caccia dipinte da Frans Snyders per le più prestigiose corti europee. Si approda quindi, in area veneta, alle opere di Francesco Bassano, caratterizzate dalla sua tipica attenzione animalistica nelle scene di adorazione dei pastori, derivanti proprio dalla tradizione nordica e olandese, accanto a importanti esempi pittorici dove la presenza del cane, anche a livello allegorico, è esaltata dalla resa naturalistica del tema in età barocca. Documentano il Settecento importanti opere di vedutisti attivi a Venezia come Luca Carlevarijs, dove la disinvolta presenza dei cani in posa anima piazza San Marco, e una vera e propria celebrazione artistica dell'amatissimo cane di casa Tiepolo.

Ma è certo l'Ottocento il secolo più sensibile all'evoluzione del tema, in particolare per la fissazione delle razze divulgata dalle celebri tavole di Sir Edwin Landseer, raccolte nella celebre sequenza composta da 44 incisioni e 200 xilografie, presente in mostra in un'edizione completa. Tra le varie opere che documentano questo particolare periodo dove anche gli artisti più famosi si prestano come "ritrattisti" di cani, frequenti le scene di genere, come il ritorno dalla caccia, dove l'artista esibisce con competenza la conoscenza delle razze canine, dipinte da artisti italiani come Antonio Rotta, mentre tra fine secolo e il primo Novecento, il cane diventa più che mai attributo di moda e di eleganza, come appare accanto ad elegantissime signore in posa nei dipinti di Giuseppe De Nittis 
Arrivando ai giorni nostri, un nuovo corredo di simbologie allarga lo sviluppo figurativo del tema, ed entrano in campo anche i grandi maestri del Novecento, come Giorgio de Chirico, che nelle sue memorie parla con singolare affetto del suo cane, fino a comprendere alcune opere di più stretta contemporaneità per concludersi idealmente, con un occhio di riguardo nei confronti dei più giovani visitatori, con i disegni originali da cui è nato il celebre fumetto della cagnolina Pimpa ideato da Francesco Tullio Altan.

L'esposizione, corredata da ampi apparati didattici, da un catalogo illustrato e animata da conferenze e incontri, si terrà nella suggestiva cornice del castello di Susans, nel cuore del Friuli, la cinquecentesca dimora dei nobili di Colloredo, che ha già ospitato nel 2007 una grande mostra dal titolo "Antichi maestri in Friuli. Dipinti per una collezione", e che con questa iniziativa ribadisce la sua vocazione di sede per mostre ed eventi culturali di prestigio.

L'evento, promosso dal Comune di Majano del Friuli, è reso possibile grazie anche al contributo finanziario della Direzione Centrale per l'Istruzione, la Formazione e la Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, e ha ottenuto il patrocinio - oltre che della Regione - della Provincia di Udine, della Comunità Collinare del Friuli e del Comune di Udine.


Orari: dal martedì al venerdì 9.30-12.30 e 14.00-18.30, sabato e domenica dalle 9.30 alle 18.30, lunedì chiuso
Biglietti: € 5, ingresso gratuito per bambini fino a 12 anni
Per informazioni, prenotazioni e visite guidate: tel. 0432/948090.
Sito Internet: www.castellodisusans.com;
Indirizzo e-mail: info@castellodisusans.com

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